sabato 31 luglio 2010

Perchè EMO è bello

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"Salve, sono Andrea e da più di 10 anni ascolto musica emo"
"Ciao Andrea, benvenuto"
L'altra sera sono andato a Carroponte, alla periferia di Milano, (a proposito, complimenti per il posto, molto bello... ma complimenti a chi? Boh, mi piace essere benevolo) a vedere i The Get Up Kids, uno dei tanti gruppi che ha segnato la mia giovinezza, Il gruppo "emo" per eccellenza.

Non sto parlando di ragazzetti con i ciuffi improbabili e le unghie smaltate di nero, sto parlando di una band che nel 1999 fece impazzire migliaia e migliaia di ragazzini con l'attitudine a farsi spezzare il cuore facilmente.
Something To Write Home About è tuttora un album incredibile che tutti (tranne magari i fan del grind) dovrebbero ascoltare.

Tornati insieme 5 anni dopo lo scioglimento i TGUP si sono ripresentati con qualche chilo in più e qualche salto in meno ma sentire dal vivo pezzi come Ten Minutes, I'm A Loner Dottie, A Rebel e Close To Me (sì, quella dei Cure) mi ha riportato all'estate del 2000 e al'amore non corrisposto per una certa... mmm boh, non ricordo neanche il nome, probabilmente Michela.


Tra le altre cose i 5 ragazzotti del Kansas hanno appena buttato fuori l'EP Simple Science, 4 pezzi nuovi di zecca che aprono una nuova era per i The Get Up Kids, tutto ovviamente in attesa di un nuovo attesissimo album.

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domenica 25 luglio 2010

Benedetti e Maledetti Devil Sold His Soul

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Non è un caso che il primo post di questo neonato blog sia dedicato ai Devil Sold His Soul, autori nel 2007 di A Fragile Hope, mio disco dell'anno 2008. Infatti, un anno dopo l'uscita di quel piccolo gioiellino, ricevetti su Facebook una richiesta d'amicizia da un tizio sconosciuto che aveva notato nella mia sezione Music il nome Mahumodo, band inglese di culto all'inizio di questo decennio. Chiacchierando del più e del meno mi svelò di questa nuova band, nata proprio dalle ceneri dei Mahumodo, e fu amore a primo ascolto.

Due settimane fa è uscito il nuovo album Blessed & Cursed da me atteso quanto le ferie estive per il popolo italiano. Le attese erano altissime, grazie anche alle preview che giravano in rete da qualche settimana. Dopo 15 giorni di ascolti intensi posso affermare che il nuovo lavoro di Edward Gibbs (nella foto qua accanto in tutto il suo splendore) & co. è un gran bel disco che però sta un gradino sotto al suo predecessore.

Più di un'ora di musica, 11 pezzi ricchi di violenza e pathos e tanto, tantissimo core: Ed Gibbs infatti sembra proprio metterci il cuore in quello che fa, rischiando ogni tanto di risultare un po' troppo ruffiano, ma chissene, i ritornelloni emo mi piacciono da quando ho 12 anni. Ovviamente non ci sono solo questi, anzi: l'album è ricco di riff spaccamascella e cavalcate epiche, tratto distintivo di questa band.

Ma allora perchè non siamo ai livelli del disco di debutto? Forse manca quel che che ti spinge a sentire un album a ripetizione per settimane, forse la prima volta è sempre la prima volta, non saprei trovare un "capro espiatorio". In ogni caso ora parte il countdown al 28 ottobre, data in cui potrò finalmente vederli dal vivo a Seregno!

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