venerdì 28 gennaio 2011

Partenza da Londra, scalo in Islanda e via in Messico

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E' di nuovo a causa del mio ego che mi ritrovo a scrivere di una band più che sconosciuta, per poter dire tra un anno "Io questi li ascoltavo quando voi eravate ancora lì a pettinar le bambole". Il gruppo in questione è inglese/islandese, si chiama Hello Mexico e all'attivo ha solamente un paio di EP e un singolo che "dovrebbe" (non si sa mai che finiscano come loro) essere l'antipasto del primo full-lenght previsto per il 2011.

Il seppur breve percorso degli Hello Mexico sembra per ora molto simile a quello di grandi band come Thrice e Brand New (ma anche Oceana): ragazzini urlanti con l'hardcore nelle vene che a poco a poco scoprono il gusto della melodia e dei delay. Butterei perciò nel pentolone i seguenti tag: emo, indie, alternative, prog e, perchè no, anche pop. Crossover? tecnicamente sì anche se ormai quest'etichetta viene usata come sinomino di nu-metal, mon dieu.

L'ingresso in formazione dell'islandesissimo Gulli Gunnarsson ha radicalmente mutato il suono della band donandogli le tipiche atmosfere del regno di Jonsi (soprattutto nell'ultimo singolo Sleeper); non è un caso infatti che oltre ai canonici strumenti si senta anche la presenza dell'amato glockenspiel. Della serie che aprirei un'etichetta solo per offrire un contratto a questi cinque talentuosissimi ragazzi.



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