lunedì 1 agosto 2011

Moving Mountains, cavalcando le onde

0 commenti

Nel 2007 i Moving Mountains fecero il debutto sulle scene con Pneuma, tradotto dal greco "spirito", "respiro", "soffio vitale". La sensazione era effettivamente quella, strutture e suoni tipicamente post-rock mischiate con parti vocali e sonorità di derivazione emocore: finalmente qualcosa di nuovo, particolare e allo stesso tempo incredibilmente bello. Impressionante poi il fatto che i MovMou fossero ancora al liceo (!) ai tempi di Pneuma.

A 4 anni di distanza il quartetto newyorkese torna sulle scene con Waves, già una delle migliori uscite del 2011. L'impressione è di trovarsi davanti ad un perfetto album di alternative rock degli anni 2010: melodico, ricercato, energico ed estremamente omogeneo in tutti i suoi pezzi. Ammetto di essere monotono per quanto riguarda i paragoni ma la presenza dei Thrice (in uscita anche loro col nuovo album il 20 settembre) è innegabile, soprattutto nella parti vocali più tirate.

Il cambiamento di rotta dei Moving Mountains da Pneuma a Waves mi ricorda molto il passo fatto ormai anni fa' dai Dredg, quando pubblicarono Catch Without Arms come successore di El Cielo (per chi non lo sapesse uno dei capolavori degli anni 2000). Anche in quel caso molti parlarono di involuzione e addirittura accusarono la band californiana di aver venduto l'anima al commercio. Probabilmente non era vera nessuna delle due interpretazioni, speriamo solo che i MovMou non facciamo la stessa fine.

Se ti è piaciuto il post... condividilo!