domenica 29 gennaio 2012

Balance And Composure, pezzi da 90

Mi sono imbattuto quasi per caso nei Balance and Composure, quintetto originario di Doylestown, anonima cittadina americana ad un'ora di macchina da Philadelphia. La folgorazione è stata immediata: muri di chitarre (tre per l'esattezza), voce graffiante e melodica allo stesso tempo, sincerità, sudore e soprattutto un gusto di livello superiore. L'album si intitola Separation ed è la prima prova sulla lunga distanza dopo un paio di EP: 48 minuti, 12 canzoni, 12 ritornelli fulminanti, di quelli che si trasferiscono nel cervello e non se ne vanno più.

Alla fine di Galena il cantante/chitarrista Jon Simmons canta "No, I don't belong here". Sì perché i B&C sembrano usciti direttamente da quelli che ormai possiamo già definire i mitici anni 90. Le influenze sono davvero tantissime: Nirvana, Brand New, Hundred Reasons, Blink 182 (!), Moving Mountains e potrei andare avanti per ore. La sensazione ascoltando Separation è infatti duplice: da una parte ci si rende conto di non essere dinanzi a nulla di nuovo, dall'altra non si riesce a non schiacciare PLAY per l'ennesima volta.

Come di consueto il successo nel paese dello zio Sam non sta tardando ad arrivare: acclamati da critica e pubblico i B&C lo scorso anno sono già andati in tour di supporto a Dredg e La Dispute, non certo gli ultimi arrivati. Semisconosciuti qui da noi sono comunque stati avvisati il mese scorso nell'hinterland milanese per una data al Bloom. Li ri-aspettiamo a braccia aperte.
   

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